arrow drop search cross

http://cms.lagallerianazionale.com/mostra/food-age-food-as-influencer/

  • home
  • mostre
  • eventi
  • educazione
  • what's on?
  • progetti
  • visita
  • stampa
  • IT

GNAMC

Artista alla GNAM Emilio Isgrò: Protagonista 2024

find us on:
  • ARTISTA ALLA GNAM - Emilio Isgrò: protagonista 2024

    08/05/2024 - 03/06/2025

  • L’alba dell’Autostrada del Sole

    04/12/2024 - 28/02/2025

  • Un racconto lungo un viaggio

    17/06/2025 - 21/09/2025

  • Luigi Bartolini, incisore

    25/06/2024 - 11/09/2024

  • Un “Picasso” della National Gallery per le celebrazioni del bicentenario

    11/09/2024 - 19/01/2025

  • La Mostra Nazionale Cinese di Arte Contemporanea

    31/01/2025 - 28/03/2025

  • Zzz…desert di Francesca Leone

    25/03/2025 - 18/05/2025

  • Grab the city

    22/02/2024 - 01/04/2024

  • BAI MING At the Crossroads of Worlds

    24/04/2024 - 30/06/2024

  • MIRA BRTKA Il futuro è dietro di noi

    11/07/2024 - 08/09/2024

  • Il Tempo del Futurismo

    03/12/2024 - 27/04/2025

  • Time is Out of Joint

    06/07/2016 - 18/12/2023

  • TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore

    16/11/2023 - 11/02/2024

  • Panorama XIX

    28/06/2023 - 19/02/2024

  • Picasso metamorfico

    28/06/2023 - 05/11/2023

  • E la mia Patria è dove l'erba trema

    20/09/2023 - 19/11/2023

  • Franco Vimercati. The World in a Grain of Sand / Il mondo in un granello di sabbia

    07/06/2023 - 10/09/2023

  • Incursioni parallele

    29/07/2023 - 05/11/2023

  • Gabriele Mayer. La misura dell’invenzione

    12/05/2023 - 18/06/2023

  • Libro morto: la mostra

    04/05/2023 - 21/05/2023

  • Food Age. Food as Influencer

    31/03/2023 - 11/06/2023

    Food Age. Food as Influencer

    La Galleria Nazionale inaugura la mostra Food Age. Food as Influencer, a cura di Martí Guixé e Inga Knölke.

    Elemento quotidiano ed effimero, il cibo è paradossalmente l’oggetto con cui abbiamo maggiormente a che fare durante la nostra esistenza. Con la mostra Food Age. Food as Influencer, Martí Guixé e Inga Knölke lo mettono in scena e, attraverso una lettura subliminale, lo mostrano al pubblico da un punto di vista inedito.

    Togliendo al cibo la sua commestibilità e trasfigurandolo – attraverso l’arte, l’artigianato e il design – nell’oggetto di una rappresentazione pubblica e museale, i curatori mettono in discussione i nostri punti di riferimento e ci invitano a guardare, attraverso una diversa prospettiva, questo oggetto improvvisamente complesso e poliedrico.

    Food Age

    Il cibo per Guixé e Knölke non è infatti soltanto il prodotto di funzioni esclusivamente nutritive o esperienziali ma anche un importante modello relazionale e di riflessione. Un pervasivo influencer che può arrivare a rimodellare attivamente il presente, divenendo così, per il nostro futuro, un ineludibile quanto ancora sconosciuto campo di sperimentazione progettuale.

    Food Age. Food as Influencer
    Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

    31.03 — 28.05.2023
    Foto di Adriano Mura
    Scarica l’app della mostra sviluppata da MOMI
    con approfndimenti sulle opere e gli artisti in mostra

    Il percorso espositivo della mostra

    In mostra sono presenti opere indirettamente legate al cibo, disegni, prodotti o pezzi artistici realizzati con materiale commestibile, come la Chocolate Nose Bar (2000) di Paul McCarthy o i pezzi derivati da performance realizzati da Miralda nel 1973 con pane, pasta e riso dove, intervenendo sulla loro colorazione, riesce a trasportarli dal quotidiano al mondo dell’arte.

    Emerge un’ampia gamma di rielaborazioni del tema, rappresentative dei molti modi in cui gli artisti guardano al cibo, come nei disegni iconografici di Enzo Mari o nell’alterazione del pane con la vernice bianca di Piero Manzoni per solidificarlo in scultura (1962), o ancora nella scatola Quality Street dell’edizione di Antje Dorn, dove modelli formalmente incompiuti di barrette alimentari costruiscono frasi non testuali.

    Enzo Mari, Uno, la Mela, 1963 (2020); Due, la Pera, 1963 (2020)
    Courtesy Danese, Milano

    La serie Bioplastic Fantastic di Johanna Schmeer, nata con l’intento di sollevare domande sul futuro dell’alimentazione e sulle applicazioni della biotecnologia e della nanotecnologia che potrebbero entrare a far parte della nostra vita quotidiana, mostra oggetti realizzati con bioplastiche potenziate da enzimi, a metà strada tra oggetti e organismi viventi.

    Gli aggregati polimerici e distopici di Raquel Quevedo mostrano un processo originale di azione sulla materia per creare un processo ibrido e in qualche modo inedito, vicino e lontano dal processo culinario, mentre le nuove tecnologie sono alla base delle opere del duo svedese Wang & Söderström, che indagano lo spazio di intersezione tra materia vivente e natura.

    Wang & Söderström, Common Odd Things

    Wang & Söderström, Common Odd Things, 2023
    Courtesy Wang & Söderström

    Solo apparentemente lontana dalla ricerca sulle nuove tecnologie, la presenza di Masanobu Fukuoka, autore del celebre libro La rivoluzione del filo di paglia, all’origine di un metodo di agricoltura ispirato all’imitazione dei processi naturali e oggetto di una recente riscoperta, allude a un ritorno a un rapporto autentico con la terra e con la produzione di cibo, un modo di pensare olistico e vivo, complesso.

    Masanobu Fukuoka, Manifesto (estratto), 1999
    Guillem Ferrer Collection

    Il Cappuccino de Habitas a la Menta di Ferran Adrià (2003), come pezzo d’autore, richiede un ambiente proprio, unico, imponendo così la sua rappresentazione visiva. Nell’opera Heliospora (2022) di Rubén Verdú, un lecca-lecca realizzato in oro, diamanti e zucchero concentra qualcosa di grande e potente come tutta l’energia e la magia del sole.

    Ferran Adrià, Capucino de habitas a la menta

    Ferran Adrià, Capucino de habitas a la menta, 2003
    Menù El Bulli

    La mostra presenta anche il video della performance The Onion di Marina Abramović. L’ampia rete di riferimenti e connessioni che dispiega Food Age. Food as Influencer comprende, inoltre, opere fotografiche, come Glass of Petrol di Agnieszka Polska, oltre a dipinti e sculture.

    Marina Abramović, The Onion (videostill)
    10 minute performance for video, UTA Dallas, 1995 (20’01’’)
    Courtesy of the Marina Abramović Archives

    Tra le circa 100 opere in mostra, una cospicua selezione di opere provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale presenta nature morte di artisti come Felice Casorati, Bruno Cassinari, Filippo De Pisis, Franco Gentilini, Mario Mafai, Giorgio Morandi, Pino Pascali, Emilio Vedova, per citarne solo alcuni.

    L’installazione a parete con le nature morte delle collezioni
    Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

     

    Food Age di Cristiana Collu

    Testo e voce di Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
    Regia di Carlotta Marrucci
    Riprese di Nicola Baraglia

    «L’età del cibo inizia con il gesto di Eva e con il primo morso di Adamo. Non è dunque l’età dell’innocenza, ma della consapevolezza che attraverso la metafora di un bisogno primario informa tutta la nostra esistenza e condiziona il nostro modo di pensare e di vedere il mondo.

    «Arriva a gradi di sublimazione estremi. Vive anche nella sua prepotente assenza, sociale, religiosa, volontaria e anoressica o bulimica, quando la sua presenza è soverchiante, cornucopica, pantagruelica.

    «Vive di invenzioni delicate e spericolate e di genuine conferme. Cotto o crudo, delizioso o disgustoso, appagante e nauseante il cibo è un giudice implacabile, un aguzzino per un corpo ostaggio di un rapporto morboso.

    «La dipendenza dal cibo rende il cibo un nemico con il quale fare i conti quotidianamente, in questo continente come negli altri, anche se per ragioni diametralmente opposte.

    «È un modello con il quale conosciamo il mondo, noi stessi, le nostre emozioni e le nostre relazioni. Il cibo è la ragione del convivio, delle pratiche sociali e amicali, delle celebrazioni, dei riti, degli immaginari tanto edonistici quanto perversi e terrificanti.

    «La mostra invece sterza, va altrove rispetto a questo palinsesto e cerca di dire qualcosa di diverso. Il cibo è un oggetto, come gli altri e molti altri oggetti lo evocano ma se ne discostano o non hanno con lui nessuna relazione. Rimane il convitato di pietra della mostra, indifferente alla nostra indifferenza.

    «Gli oggetti convocati sono opere e assumono la forma di un microcosmo o microeone come direbbe Benjamin, e presentano il tempo che le conosce, cioè il nostro. Sono oggetti che non si esauriscono nel linguaggio che li dice o definisce, ma lo eccedono, con un di più che si ritrae e sfugge alla pretesa del “letteralismo”.

    «Ogni cosa, cioè, è anzitutto se stessa, e non il frutto dialettico di un contatto con l’alterità, di una correlazione e si ritrae da qualsiasi tipo di comprensione che non sia metaforica, ossia estetica».

    Food Age. Food as Influencer
    31.03 — 28.05.2023

    Artisti in mostra: Marina Abramović, Ferran Adria, Sonja Alhäuser, Vanessa Beecroft, Ramón Benedito, Barbara Bloom, Fortunato Depero, Antje Dorn, Masanobu Fukuoka, Francesco Garnier Valletti, Martí Guixé, Zhanna Kadyrova, Inga Knölke, Laura Letinsky, Piero Manzoni, Enzo Mari, Paul McCarthy, Antoni Miralda, Lluís Morillas, Agnieszka Polska, Josep Puig, Raquel Quevedo, Rachel Rose, Johanna Schmeer, Ansgar Skiba, Rubén Verdú, Wang & Soderstrom, Cristopher Williams, Erwin Wurm.

    Dalle collezioni della Galleria Nazionale: Luigi Aversano, Giuseppe Canali, Pino Casarini, Daphne Casorati Maugham, Felice Casorati, Bruno Cassinari, Luigi Maria Giorgio Chessa, Primo Conti, Filippo de Pisis, Fernando Galli, Franco Gentilini, Giuseppe Guzzi, Humphrey Jennings, Mario Mafai, Roberto Melli, Francesco Menzio, Giorgio Morandi, Giovanni Omiccioli, Pino Pascali, Arnaldo Pomodoro, Bruno Saetti, Fiorenzo Tomea, Mario Varagnolo, Emilio Vedova, Giuseppe Viviani.

     

    Martí Guixé (Barcelona, 1964) è un designer, formatosi a Barcellona e a Milano, il cui lavoro trascende i confini abituali di questa disciplina; tra i musei in cui ha esposto ricordiamo il MoMa di New York, il MACBA di Barcellona, la Triennale di Milano, il MART di Rovereto, il Centre Pompidou di Parigi, il Mudac di Losanna e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
    Inga Knölke (Hannover, 1965) è una fotografa con base a Berlino e a Barcellona e a capo del progetto Imagekontainer. Ha studiato fotografia alla Lette Foundation di Berlino, è laureata in Scienze Culturali e Comunicazione Estetica all’Università di Hildesheim.

     

    Scopri i percorsi di visita guidata alla mostra che si concluderanno al Caffè delle Arti con degustazioni di prodotti ecosostenibili fatti in casa.
    Ottieni uno sconto del 5% sui prodotti da mercato e del 10% sulla ristorazione di Eataly Roma presentando il biglietto della mostra Food Age. Food as Influencer il barcode dedicato (scaricalo qui)

    Food Age. Food as Influencer è la mostra conclusiva della trilogia curata da Martí Guixé e Inga Knölke per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

    Tre esposizioni che hanno visto il museo, per la prima volta, esplorare in chiave radicale e anticonvenzionale il territorio ibrido in cui dialogano arte, design e artigianato.

     

    La prima mostra è stata On Flower Power (2019) e ha affrontato la questione della capacità di empatia all’interno delle tecniche digitali e dei meccanismi con sistemi operativi digitali, dove l’oggetto di mediazione era il vaso da fiori.

    On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design
    16.07 — 29.09.2019

    La seconda tappa è stata invece INTERTWINGLED (2022) e ha riguardato l’interconnettività e la possibilità di rendere visibile la complessità tramite un’interfaccia grafica e concreta, con il motivo dell’intreccio e del tappeto come fil rouge.

    INTERTWINGLED – The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design
    21.03 — 04.09.2022

     

    🦁 Visita il museo: bit.ly/LAGNvisita
    🎟 Acquista i biglietti: bit.ly/LAGNtickets
    🤩 La collezione: bit.ly/TIMEISOUTOFJOINT
    👀 Le mostre: bit.ly/LAGNmostre
    ☕ Il blog: bit.ly/LAGNblog
    share on:
    Food Age. Food as Influencer

    Food Age. Food as Influencer

    dal 31/03/2023 al 11/06/2023

    share on:

  • Un presente indicativo

    09/02/2023 - 02/05/2023

  • DROP YOUR MAP

    20/01/2023 - 05/03/2023

  • Domenico Morelli. Immaginare cose non viste

    21/11/2022 - 29/01/2023

  • HOT SPOT – Caring For a Burning World

    24/10/2022 - 26/02/2023

  • Quanto Bentivoglio?

    17/10/2022 - 12/02/2023

  • Daniela Comani. YOU ARE MINE

    17/10/2022 - 12/02/2023

  • What is real? How do you define real?

    01/10/2022 - 01/12/2022

  • La Collezione Brandi Rubiu

    30/09/2022 - 06/11/2022

  • Carlo Montarsolo. Alta tensione tra passato e presente

    30/09/2022 - 06/11/2022

  • Capogrossi. Dietro le quinte

    20/09/2022 - 06/11/2022

  • 100 Years of Modern Art

    15/09/2022 - 15/11/2023

  • The Important Thing

    24/07/2022 - 23/08/2022

  • The Infinite Universe of Wuji

    23/07/2022 - 25/06/2023

  • Fabrizio Clerici. L’atlante del meraviglioso

    28/06/2022 - 02/10/2022

  • Chiara Bettazzi. Surplace

    05/05/2022 - 02/10/2022

  • VASCO BENDINI. OMBRE PRIME

    29/03/2022 - 19/06/2022

  • Primum Vivere – Ritratti poetici di Enzo Eric Toccaceli

    21/03/2022 - 08/05/2022

  • «Sobre sí mismo»: Franco Nonnis 1959-1965

    10/02/2022 - 20/03/2022

  • INTERTWINGLED – The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design

    21/03/2022 - 04/09/2022

  • Emanuele Cavalli e la Scuola romana: attraverso gli archivi

    10/02/2022 - 20/03/2022

  • Poetica del semplice. Moda e design secondo Monica Bolzoni/Bianca e Blu

    14/12/2021 - 21/03/2022

  • Antonietta Raphaël. Attraverso lo specchio

    17/11/2021 - 30/01/2022

  • Ettore Spalletti. Il cielo in una stanza

    25/10/2021 - 27/02/2022

  • Anton Giulio Bragaglia. L’archivio di un visionario

    30/06/2021 - 01/11/2021

  • Optical Vibes

    30/06/2021 - 17/10/2021

  • Reflections. Dino Gavina, l’arte e il design

    30/06/2021 - 17/10/2021

  • Cosmowomen. Places as Constellations

    21/06/2021 - 10/10/2021

  • Anton Giulio Onofri. Roma città chiusa

    08/03/2021 - 06/06/2021

  • Out of focus

    08/03/2021 - 05/06/2021

  • Io dico Io – I say I

    01/03/2021 - 05/06/2021

  • Nazionalismo Domestico

    10/12/2020 - 12/02/2021

  • Breve videostoria di (quasi) tutto

    23/11/2020 - 02/05/2021

  • Wang Yancheng. Micro e macro

    13/10/2020 - 12/02/2021

  • Le opere e gli archivi. Mara Coccia e Daniela Ferraria

    18/06/2020 - 20/09/2020

  • A distanza ravvicinata

    18/05/2020 - 12/02/2021

  • Just measuring unconsciousness – Each Second is the last

    04/02/2020 - 07/06/2020

  • Evergreen. Storia di Attilio

    04/02/2020 - 07/06/2020

  • Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione

    04/02/2020 - 13/04/2020

  • Connection Gallery – Invernomuto. Prima delle Sabbie

    15/10/2019 - 12/01/2020

  • Vanni Scheiwiller e l’arte da Wildt a Melotti

    18/10/2019 - 19/01/2020

  • Robert Morris. Monumentum 2015–2018

    15/10/2019 - 01/03/2020

  • Connection Gallery – Andrea Mastrovito. Very Bad Things

    18/06/2019 - 29/09/2019

  • On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design

    16/07/2019 - 29/09/2019

  • Ritratto di famiglia

    18/06/2019 - 29/09/2019

  • Carolina Saquel – polvere polvere polvere

    22/05/2019 - 02/06/2019

  • Giuseppe Uncini. Realtà in equilibrio

    18/06/2019 - 29/09/2019

  • Impronte dell’Arte. 2RC 1963 ∕2018

    16/04/2019 - 02/06/2019

  • Lontano. Caio Mario Garrubba. Fotografie

    16/04/2019 - 02/06/2019

  • Ragione e Sentimento

    19/03/2019 - 03/07/2019

  • You Got To Burn To Shine

    05/02/2019 - 07/04/2019

  • Marina Malabotti fotografa. Uno sguardo pubblico e privato

    05/02/2019 - 31/03/2019

  • Joint is Out of Time

    22/01/2019 - 03/11/2019

  • ILMONDOINFINE: vivere tra le rovine

    13/12/2018 - 23/01/2019

  • Mimmo Rotella Manifesto

    30/10/2018 - 10/02/2019

  • Giulia Napoleone. Realtà in equilibrio

    16/10/2018 - 06/01/2019

  • La verità è sempre un'altra. Dialogo tra due collezioni

    20/09/2018 - 11/11/2018

  • BRIC-à-brac – The Jumble of Growth – 另一种选择

    17/07/2018 - 14/10/2018

  • Carlo Lorenzetti, Bruno Conte. Realtà in equilibrio

    19/06/2018 - 30/09/2018

  • Maria Monaci Gallenga. Arte e moda tra le due guerre

    16/04/2018 - 03/06/2018

  • I is an Other / Be the Other

    20/03/2018 - 24/06/2018

  • Looking forward. Olivetti: 110 anni di immaginazione

    20/02/2018 - 03/06/2018

  • Beat Generation. Ginsberg, Corso, Ferlinghetti. Viaggio in Italia

    16/02/2018 - 02/04/2018

  • Filippo Palizzi. L’universo incontaminato di un artista a metà ‘800

    15/12/2017 - 28/01/2018

  • Scorribanda

    23/01/2018 - 04/03/2018

  • Konrad Mägi

    10/10/2017 - 28/01/2018

  • Palma Bucarelli. La sua collezione – Renato Guttuso. Un uomo innamorato

    03/10/2017 - 26/11/2017

  • Sensibile Comune – Le opere vive

    14/01/2017 - 22/01/2017

  • È solo un inizio. 1968

    03/10/2017 - 14/01/2018

  • Corpo a corpo | Body To Body

    21/06/2017 - 25/09/2017

  • /Uncinematic. George Drivas

    22/06/2017 - 24/09/2017

  • Conversation Piece

    19/05/2017 - 17/09/2017

  • Steno, l’arte di far ridere

    10/04/2017 - 04/06/2017

  • Genius Loci. Nel teatro dell'Arte

    04/04/2017 - 04/06/2017

  • Museum Beauty Contest diretto da Paco Cao. La mostra dei ritratti

    20/02/2017 - 01/05/2017

  • Guido Strazza – Ricercare

    06/02/2017 - 26/03/2017

  • Giacomo Balla. Un’onda di luce

    20/02/2017 - 26/03/2017

  • Arte sulle Motonavi. Il varo dell'Utopia

    09/11/2016 - 08/01/2017

  • The Lasting. L’intervallo e la durata

    22/06/2016 - 29/01/2017

  • museo
  • contatti
  • Calendario eventi
  • lavora con noi
  • mediazione culturale
  • note legali
  • report e indagini
  • privacy
  • cookie policy
  • carta dei servizi
  • trasparenza
  • mappa del sito

la Galleria Nazionale su Google Arts & Culture

la Galleria Nazionale su Wikipedia

copyright © 2018
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea viale delle Belle Arti 131 - 00197 Roma
T +39 06 322981 - gan-amc@beniculturali.it

copyright © 2018
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti 131 - 00197 Roma
T +39 06 322981 - gan-amc@beniculturali.it

logo-galleria-nazionale-nero ministero-per-i-beni-e-le-attivita-culturali
  • La Galleria

    • Museo
    • Capolavori
    • Mappa
    • Progetti
    • Sala via Gramsci
  • Visita

    • Come raggiungerci
    • Orari e biglietteria
    • Accessibilità
    • Indicazioni per i visitatori
    • Visite guidate
    • Contatti
  • Mostre

    • In corso
    • Passate
    • Future
  • Eventi

    • In programma
    • Passati
  • Educazione

    • Tutti
    • Scuole
    • Università
  • Social

    • What's On
  • Stampa

    • Area stampa
    • Area riservata
Premi enter per effettuare la ricerca, oppure ESC per uscire.

May We Suggest?

#drone #funny #catgif #broken #lost #hilarious #good #red #blue #nono #why #yes #yesyes #aliens #green

Needle, Where Art Thou?

#broken #lost #good #red #funny #lala #hilarious #catgif #blue #nono #why #yes #yesyes #aliens #green #drone