Una poesia di Giuseppe Penone

Il contributo di Giuseppe Penone per la webserie HERCULES – Che fatica!

 


Giuseppe Penone, Spoglia d’oro su spine d’acacia, 2002

 

Bocca, labbra, tatto, sensualità, ventosa.
Spina, puntura, ferita, dolore circoscritto, preciso, terminazione nervosa.
Un tessuto di spine, di terminazioni nervose.
Pressioni delle labbra su una superficie, sensibilità primordiale, animale,
prima conoscenza, prima cultura, primo linguaggio.
Labbra di spine.
Decifrazione dei punti di aderenza delle labbra a una superficie.
Labbra, totalità, universo spaziale.
Le labbra cancellano le dimensioni, le proporzioni,
l’universo è contenuto dalle labbra.
Una lisca di pesce succhiata, un capello, un capezzolo,
occupano l’immenso spazio della nostra mente, l’universo del tatto.
Un universo privo di prospettiva, un universo di sensualità, di desiderio,
che raccoglie il tutto nello spazio incerto delle labbra,
incerto perché spazio che confina il dentro con il fuori,
l’io con l’altro.
Spazio di fusione di osmosi totale.
Superficie che avvolge, accarezza il cervello
E le immagini che il nostro pensiero produce.

Giuseppe Penone