Picasso: Guitar Maker

Picasso: Guitar Maker
Concerto di Samuel Diz in occasione della mostra Picasso metamorfico

Domenica 29 ottobre, ore 11.00
Sala delle Colonne

 

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti in sala, per un massimo di 80 persone.

Domenica 29 ottobre, il concerto del musicista spagnolo Samuel Diz alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea organizzato insieme all’Instituto Cervantes di Roma sarà l’occasione per salutare la grande mostra Picasso metamorfico. Nel 50° anniversario della morte di Pablo Picasso e a 70 anni dalla sua grande mostra del 1953, la Galleria Nazionale ha celebrato il grande maestro, impareggiabile figura dell’arte del ‘900, con questa mostra a cura di Fernando Castro Flórez, che ha esposto una selezione di 300 opere di grafica provenienti dal Museo Casa Natal Picasso di Malaga, ancora visibile fino al 5 novembre.

Il chitarrista e ricercatore Samuel Diz si esibisce per la prima volta a Roma con un programma che esplora le tendenze musicali di diversi contemporanei di Picasso. Il concerto propone un viaggio nell’immaginario dell’artista spagnolo che ha trasformato la chitarra in una metafora della modernità, un soggetto pervasivo e potente che compare in numerose opere di Picasso. Nel 1920, Manuel de Falla fu il primo compositore a cogliere questa metamorfosi che avveniva all’interno dell’arte figurativa e che aveva come protagonista la chitarra, introducendo così la chitarra classica nella nuova età modernista attraverso l’opera Homenaje a Debussy, dopo aver incontrato Picasso nella preparazione del balletto El sombrero de tres picos (1919). Con la sua definizione di “nuovo cubismo musicale”, questo pezzo ha fondato un linguaggio radicalmente nuovo per la chitarra classica, generando un’eredità di gusto e di ricerca che si è riverberata a lungo nel repertorio contemporaneo dello strumento, in Spagna e non solo.

Un rinnovamento del linguaggio musicale catturato da figure come Rosita García Ascot nella sua Española (1933) o Fernando Remacha nel suo Preludio (c. 1929), opera composta dopo il suo soggiorno presso l’Accademia Reale di Spagna a Roma tra il 1923 e il 1927, dove nel 2012 il compositore Fernando Buide del Real ha dedicato il suo Nocturnal (Bal y Gay) per chitarra a Samuel Diz.

Temi come la guerra civile e la dittatura franchista, che hanno segnato il futuro di una generazione, si ritrovano nella memoria simbolica comune che persiste attraverso il lavoro degli artisti spagnoli: come le acqueforti di Picasso esposte nella mostra oppure gli accordi dei frammenti musicali composti da Robert Gerhard nell’adattamento per la BBC di For whom the bell tolls (1965) di Ernest Hemingway.

Da tempo Samuel Diz indaga e interpreta il rapporto di Federico García Lorca con la musica e con la chitarra in particolare, attraverso l’opera di diversi compositori che hanno contribuito alla rinascita dell’espressione musicale spagnola nel periodo novecentesco compreso tra le due guerre mondiali. Per questa occasione, Samuel Diz si sibirà con una chitarra su modello fedele di quella appartenuta a García Lorca sin dall’infanzia.

 

Il chitarrista Samuel Diz (Tui, Galizia, 1986) è un attivo interprete e ricercatore della musica spagnola dell’età dell’argento e dell’esilio repubblicano del 1939. Il suo ultimo album Memoria de la melancolía (Poliédrica 2020) è stato registrato nella Casa-Museo Huerta de San Vicente (Granada) con la chitarra appartenuta a Federico García Lorca e racconta il rapporto della scrittrice María Teresa León con la musica. Laureato al Conservatorio Superiore di Musica di Siviglia e conseguito il master in Beni Culturali e Museologia presso l’Università Internazionale di Valencia, Samuel Diz fa attualmente parte del progetto R&D Culture Makers: connessioni e scambi artistici transatlantici nel XX secolo diretto dal CSIC.
Insignito del Premio della Critica al Palau de la Música Catalana per il suo “studio e coerenza del programma, dimostrando un’elevata sicurezza scenica e un suono molto chiaro alla chitarra”, Samuel Diz si è esibito in festival prestigiosi, università e musei come la Fundación Juan la Marcia a Madrid o il Festival Internazionale delle Arti di Harare nello Zimbabwe; le università di Oxford, Boston o Yale; il Museo Casa Natal Picasso di Malaga o il Museo di Arte Moderna in Messico. Parallelamente, mantiene il suo impegno nei confronti della propria città natale promuovendo e dirigendo Música no Claustro, un festival dedicato a musica, patrimonio sonoro e composizione che si tiene nella Cattedrale di Tui dal 2005.