- Il 25 luglio 2023 alle ore 10:32 am
Pianta di fico nel Parco del Colosseo
Foto: Progetto Innesti
Questo progetto si sviluppa attorno al concetto di innesto, a partire dalla sua letterale accezione botanica fino ad arrivare alla sua declinazione sociale, per creare una relazione con il patrimonio storico, i processi migratori e con l’impatto dell’azione umana sulla natura.
L’operazione attraverso cui si fa concrescere in una pianta una parte di un altro vegetale della stessa specie o di specie differenti, diviene la metafora perfetta per descrivere ciò che avviene nell’incontro tra popoli e culture, seguendo le traiettorie migratorie che caratterizzano e hanno sempre caratterizzato la storia dell’umanità.
Un innesto – sia esso botanico, biologico, zoologico, meccanico, culturale, linguistico – è per sua stessa natura un esperimento. L’esito non è mai certo o scontato. Un innesto può fallire, o può invece rivelarsi l’origine di un nuovo soggetto interessante, unico, senza precedenti. Rifiuto e accettazione sono concetti fondamentali nella formulazione dell’esercizio.
L’aspetto naturale dell’innesto diventa dunque lo sfondo su cui il progetto di Paco Cao intreccia racconti su diverse tematiche del contemporaneo che ci toccano da vicino: migrazioni, nuove geografie di flora, fauna ed esseri umani, ibridazioni di lingue, culture, cibi e abitudini umane.
Si sviluppa così un racconto e si svolge un esperimento artistico complesso, senza mai dimenticare che ogni forma di innesto è relativa ad un tempo, uno spazio e una comunità specifici e che ciò che per una generazione è esogeno/esotico, diventa col tempo acquisito nella tradizione per le generazioni successive.
Il ficus ruminalis deve il suo nome alla leggenda di Romolo e Remo sulla nascita di Roma. La tradizione tramanda che i due gemelli, figli illegittimi del dio Marte e della vestale Rea Silvia, vennero gettati dentro una cesta affidata alle acque del Tevere che si fermò proprio sotto una pianta di fico, nello stesso punto in cui arrivò la lupa ad allattare i due neonati.
Questa pianta diviene l’esemplare deputato a rappresentare al meglio l’urbe e ad essere oggetto principale dell’innesto pronto ad accogliere nel suo fusto altri esemplari di piante, così come la città di Roma, nel corso della sua storia millenaria, ha accolto e continua ad accogliere popoli da tutto il mondo. Ugualmente è stata scelta per essere innestata la pianta della vite, anch’essa molto rappresentativa di Roma e della sua cultura millenaria dato il suo stretto rapporto con il dio Bacco e con la simbologia legata alla religione cristiana.
Le specie scelte da innestare sono quelle rappresentative delle tre comunità più consistenti nel tessuto urbano di Roma: i rumeni con la vite Victoria; i filippini con il ficus benjamina; e i bengalesi con il ficus elastica.
Sono stati scelti tre siti rappresentativi di Roma per piantare il fico e la vite e per effettuare i relativi innesti: il Parco Archeologico di Ostia Antica, le Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Museo Pietro Canonica a Villa Borghese.
Il progetto si sviluppa grazie alla partecipazione di un gruppo di lavoro composto da giardinieri, botanici, agronomi, storici dell’arte e documentalisti, sotto la direzione dell’artista Paco Cao. Il team ha effettuato la messa a dimora degli alberi e l’innesto delle specie straniere su quelle locali. Seguirà il loro processo botanico per osservare nel tempo la loro compatibilità o meno, nel caso in cui alcuni innesti prosperino e altri falliscano.
I luoghi prescelti per ospitare l’esperimento artistico saranno anche quelli che accoglieranno un evento celebrativo con le comunità di migranti.
Il processo viene documentato nel tempo attraverso fotografie, video e interviste con persone provenienti da un’ampia gamma di contesti, compresi i rappresentanti delle comunità di migranti.
Una presentazione del processo iniziale si è tenuta a Palazzo Barberini il 10 giugno 2023.
1 – Romolo, Remo, il fico e la nascita di Roma
3 – Idea dell’intercultura per vedere l’altro e nell’oltre (di Antonello Tolve)
Bibliography
Filmography
Pieter Paul Rubens, Romolo e Remo (Romulus and Remus), 1612
Musei Capitolini