Guido Morselli, Dissipatio H.G. — Allargo la breccia che avevo aperto in una vetrina del Grande Emporio, porto fuori una ventina di manichini. Altri manichini, femminili, me li porto alla piscina comunale, che è lì dietro e mareggia sotto le folate del favonio. Attacco a ciascuno un mattone ai piedi, e li tuffo. Ho calcolato bene il peso; non affondano, restano fuori con tutto il busto. Le mie bagnanti si raggruppano, si muovono allegre su e giù, nelle acque perplesse. Sussiste un piano del naturale e del causale, oltre al piano dell’innaturale e dell’inspiegabile, e proprio questo coesistere esalta l’innaturale e l’inspiegabile. Pare che a me spetti di oscillare fra i due livelli, come le bagnanti nella piscina.
Elisa Muliere, Non lo sopporto, digital painting, 2020
Sento girare la testa. Ne sono certa, le bagnanti guardano con insistenza nella mia direzione. Dei manichini. Guardano me. I loro occhi si fanno per cento, poi prendono a piangere.
Ed eccomi qui, stesa a bordo vasca, le rondini garriscono in lontananza, il resto è silenzio assoluto.
Ho aggiunto un altro livello. Non lo sopporto.
— Elisa Muliere, Non lo sopporto
Post dissipatio
Chiara Bettazzi – Diary 2012/2020
Lavinia Siardi – voce e pianoforte
Davide Tranchina – Strada stellare
Luca Gioacchino Di Bernardo – Post dissipatio