Capogrossi. Dietro le quinte le opere in mostra
I disegni
1) Nudo femminile che mostra il sesso
1946-1946
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
2) Nudo femminile seduto
1946
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
3) Studio di nudo femminile seduto
1946-1948
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
4) Studio di nudo femminile seduto
1948 circa
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
5) Studio di nudo femminile seduto
1948 circa
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
6) Studio di finestra
1948-1949
Collezione Fondazione Archivio Capogrossi, Roma
7) Studio di finestra
1948-1949
Collezione Fondazione Archivio Capogrossi, Roma
8) Studio di finestra
1948 circa
Collezione privata, Roma
9) Prima ricerca su di una natura morta (Superficie CP/835)
1948
Collezione Fondazione Archivio Capogrossi, Roma
10) Superficie CP/537 (Bozzetto per Superficie 512, collezione Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea, Roma)
1962
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
11) Superficie CP/210
1950
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
12) Superficie CP/869: Acciaio
1951
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
13) Superficie CP/68
1951-1953
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
14) Superficie CP/694
1954
Collezione privata
15) Superficie CP/684
1964
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
16) Superficie AC/189/M
1961
Collezione privata
17) Superficie CP/317
1955
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
18) Superficie CP/302
1970-1971
Collezione Eredi Capogrossi, Roma
19) Superficie CP/307
1970 circa
Collezione Fondazione Archivio Capogrossi, Roma
20) Superficie CP/322
1966
Collezione Fondazione Archivio Capogrossi, Roma
Le fotografie
1) Con l’amato fratello Francesco (a sinistra), 1903
2) Con la figlia Beatrice, 1940 circa
3) Con la figlia Olga ad Anacapri, 1945
4) Capogrossi osserva un fotolito tipografico della Superficie 327 (Fotografia Pietro Pascuttini)
5) Capogrossi con la Superficie 604 (1967)
6) Un primo piano del giovane Capogrossi
7) Pier Maria Bardi, direttore del Museo di San Paolo del Brasile e Capogrossi davanti alla Superficie 419 (1950 circa), esposta in questa mostra.
8) Capogrossi, la straordinaria mecenate e collezionista Laetitia Pecci-Blunt, Gino Severini
9) Capogrossi e il poeta-ingegnere Leonardo Sinisgalli osservano un numero dell’importante rivista “Civiltà delle macchine”, che collega l’arte con il mondo dell’industria
10) Quarta di copertina della rivista “Tempo” del 15 luglio 1954, Capogrossi posa con l’attrice Franca Maresa. La didascalia della foto recita «I suoi segni vengono dalla luna»
11) Con Costanza e Beatrice sulla porta della camera, Anticoli Corrado 1940
12) Da sinistra: Franca e Fred Müller, il più importante collezionista dell’artista nel periodo figurativo, Vera Haberfeld ed Emanuele Cavalli, Capogrossi e Costanza Mennyey, Anticoli Corrado 1940 circa
13) Da sinistra: Capogrossi, Lola e Vera Haberfeld, Emanuele Cavalli, Nene Bardelli, Celestino Celestini, Elsa Morante, Gregorio Sciltian e una amica
14) Capogrossi mentre dipinge la Superficie 105 (1954)
15) Capogrossi e il suo geniale mercante d’arte Carlo Cardazzo nella Galleria del Naviglio, Milano (da “L’Europeo”, 1962)
16) Capogrossi e Cardazzo scelgono le opere da mandare alla personale a Bruxelles, cortile della Galleria del Naviglio, Milano 1959
17) Una foto della poetessa Milena Milani, compagna di Carlo Cardazzo, con una dedica a Capogrossi (1953)
18) Capogrossi e la “Lollo” in un servizio su “Tempo”, 7 gennaio 1961 (fotografia di Chiara Samugheo)
19) Costanza Mennyey e la figlia Beatrice mentre si divertono a mascherarsi, le muse ispiratrici di Capogrossi per la serie delle Ballerine, Roma 1948
20-21) Capogrossi nello studio di via Pompeo Magno 10 bis, mentre dipinge Figura, Roma 1936 circa
22-24) Capogrossi mentre dipinge la Superficie 512 ad Albisola, 1963. Con lui sono Carlo Cardazzo e Costanza Mennyey. Di proprietà della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, l’opera è ora esposta nelle sale del Museo
25-26) Il cantante Johnny Hallyday mentre si esibisce sul set della famosa trasmissione francese Quatre Temps dell’emittente ORTF, con la scenografia dedicata all’opera di Capogrossi (dalla rivista “Il Dramma”, febbraio 1969)
27) Cavalli, Martinelli e Capogrossi sulla terrazza dello studio di via Pompeo Magno, a Prati
28) Da sinistra: Capogrossi, Ezio Sclavi, Serena e Corrado Cagli, Cavalli
29) Capogrossi stringe la mano a Piero Dorazio nella sala della Biennale di Venezia del 1962, quando l’artista vince il Premio per la Pittura ex-aequo con Morlotti
30) Capogrossi e l’amico architetto Vincenzo Monaco nel castello di Ceri