- Il 31 gennaio 2021 alle ore 1:10 pm
Lunedì 1 febbraio, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea riapre al pubblico. Questa riapertura è dedicata, come promesso, a Sandra Pinto, scomparsa lo scorso novembre.
Una nuova installazione contest specific di Martí Guixé, ai piedi della scalinata monumentale, si relaziona con la città e cita il linguaggio della scrittura digitale contemporanea con due emoji, un lucchetto aperto e una freccia, un invito ad entrare in Galleria.
Aspettiamo la prima visitatrice o il primo visitatore del 2021. Ecco cosa troverà:
A distanza ravvicinata
È la mostra che ha salutato la prima riapertura dello scorso maggio e che continua ad emozionare per la sua immediata bellezza e forza comunicativa, presentando opere della collezione permanente non esposte prima, rappresentative delle ricerche artistiche degli anni Sessanta in Italia.
Wang Yancheng. Micro e Macro
La mostra, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, presenta gli ultimi lavori dell’artista cinese Wang Yancheng, riconosciuto a livello internazionale per la sua originale sintesi tra la tradizione orientale e l’esperienza pittorica occidentale.
Nazionalismo Domestico
La mostra dell’artista spagnolo Mateo Maté, allestita il 10 dicembre a porte chiuse, esplora gli spazi che abitiamo svelando le tensioni e le inquietudini tipiche della modernità, ma adombrate all’interno di contesti considerati protetti come le pareti domestiche. Le installazioni di Maté popolano, non a caso, i luoghi di passaggio e di collegamento all’interno del museo, per affrontare temi come la costruzione dell’identità, la crescente militarizzazione della sfera domestica, l’esperienza dello straniamento, il rapporto tra arte e vita, con il linguaggio dell’ironia e il coinvolgimento critico dello spettatore.
New entry in Time is Out of Joint
Giovanni Anselmo entra a far parte della collezione della Galleria Nazionale. La sua opera Oltremare appare mentre la pietra solleva il colore e il colore solleva la pietra è evocativa del percorso di ricerca dell’artista e dei suoi cardini. Tra i protagonisti dell’arte povera, Anselmo unisce in una metafora l’intervento coloristico ex novo del blu oltremare alla sua opera in granito già in collezione (Mentre il colore solleva la pietra, la pietra solleva il colore, 1988-2019).
Finalmente è di nuovo esposta l’opera di Anish Kapoor, Untitled nero africano (2004). Quest’opera monumentale, parte di una serie di 5 specchi marmo realizzati appositamente dall’artista per la mostra personale tenuta in Galleria nel 2004, appartiene alle collezioni della Galleria Nazionale.
Nuovi prestiti dialogano con la collezione permanente: Integrazione di Carla Accardi, Autel Lycée Chases di Christian Boltanski e Arctic Fox di Roni Horn.
Women Up. Bullet Points
Women up è un progetto lanciato dalla Galleria Nazionale a luglio 2020, un programma ricco e articolato che mette insieme sguardi, linguaggi e voci diverse attorno a una domanda fondamentale: come traduciamo, al presente, “femminismo”?
Il titolo del progetto, Women Up, ribalta l’espressione inglese woman up e sbriciola lo stereotipo sotteso dall’invito a comportarsi da donna. Women up è l’azione che dà un nome alle cose, mette in campo il potere fondativo del linguaggio e ci ricorda ancora una volta che actions speak louder.
L’inserimento in Time Is Out of Joint di 27 opere di artiste è solo una delle azioni del progetto. Un’azione di immediata lettura che ha voluto portare l’attenzione sullo status delle donne nei musei, come autrici che definiscono e si definiscono in un’opera e non solo come soggetti rappresentati da un altro occhio.
I poster attualmente presenti nel bookshop della Galleria Nazionale raccontano tutti gli step (Bullet Points) dell’indagine messa in atto dal progetto Women Up, tra il passato, il presente e le azioni future.