chiudi - Il 28 novembre 2018 alle ore 6:57 pm
La missione istituzionale affidata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea fin dalla sua nascita, quando fu fondata e inaugurata come padiglione centrale dell’Esposizione Internazionale di Belle Arti per il cinquantenario dell’Unità d’Italia, non è cambiata: il sostegno dell’arte contemporanea, dell’arte del tempo in cui siamo, è sempre stato e rimane una prerogativa.
In questa cornice e a partire da queste premesse nasce Quarter, il nuovo progetto off ideato e sviluppato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma in collaborazione con Ninetynine Urban Value, agenzia di marketing che da tempo si occupa di riqualificazione e riattivazione temporanea di spazi in disuso. L’obiettivo è quello di sfidare le idee convenzionali sullo spazio espositivo, valorizzare le opere della collezione e abbattere le barriere tra museo e spazio urbano.
Animal House – arrivo a PratiBus
L'arrivo delle opere di ANIMAL HOUSE di Davide Rivalta a #Pratibus, l'esposizione che ha dato vita al progetto Quarter, una collaborazione tra La Galleria Nazionale e Ninetynine Urban Value, con lo scopo di contaminare e rigenerare con l'arte questo spazio industriale.Da oggi tutti i giorni dalle 10 alle 18 ingresso gratuito!#pratibus #quarter
Pubblicato da PratiBus District su Giovedì 22 novembre 2018
Il primo esperimento, Prati Bus District, è quello che coinvolge l’Ex Deposito Vittoria, situato nel cuore del quartiere Prati: 5.000 mq, 4 spazi indipendenti, un foyer coperto a servizio delle sale e diverse aeree all’aperto. La struttura, un edificio industriale dei primi anni 20 composto da un corpo centrale cinto da vetrate alte 7 metri, entrerà in costante dialogo con opere provenienti o scelte dalla Galleria Nazionale. Dal 22 novembre 2018 lo spazio ospiterà per sei mesi al suo interno cinque opere di Davide Rivalta. L’artista, ormai noto nel panorama contemporaneo, è l’autore dei cinque leoni bronzei che dal 27 aprile 2017 vigilano sulla scalinata della Galleria Nazionale e che verranno raggiunti da un altro branco lunedì 21 gennaio 2019 con l’inaugurazione della mostra Joint is Out of Time.
Come nasce il logo di Quarter – © Designwork
“Dal distretto al quartiere. La parte per il tutto, la parte per tutti. Il quartiere esprime il senso di appartenenza, identifica, rende riconoscibile, rimanda e risuona in una dimensione quotidiana e più familiare dove è più facile costruire legami di reciprocità e prossimità. Condivide e accomuna, distingue e caratterizza. È solidale perché ha piena consapevolezza del proprio valore, delle proprie potenzialità, ma conosce anche le proprie mancanze.
I musei sono istituzioni pubbliche, dunque di tutti, dunque anche di ognuno di noi, e per questo mi appartengono, e ribaltano il loro aspetto comune per metterne in campo uno privato, che riguarda me e solo me nella mia relazione con le pratiche artistiche e con la loro scoperta, per rimettermi in campo con uno sguardo diverso, trasformato dall’incontro inaspettato con qualcosa che alla fine sembra assomigliarci più di quanto possiamo immaginare. Il museo risponde alle chiamate della comunità, della città e del paese, non solo dalla sua sede storica e simbolica, ma anche quando porta il suo dispositivo in luoghi imprevedibili che si apprestano a rigenerarsi. Ne accompagna il cammino di riqualificazione, aggiunge lo sguardo strabico degli artisti che con le loro opere ci indicano un po’ di possibile.
Quarter disegna un forma nella città e si muoverà in questa occasione in tre sedi. Ma Quarter è il nostro format per portare la modalità museo nella nostra città, questa volta e nelle molte altre che speriamo si verifichino e si possano realizzare.”
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