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Il Tempo del Futurismo
03/12/2024 - 28/02/2025
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ARTISTA ALLA GNAM - Emilio Isgrò: protagonista 2024
08/05/2024 - 31/12/2024
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Un “Picasso” della National Gallery per le celebrazioni del bicentenario
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Luigi Bartolini, incisore
25/06/2024 - 11/09/2024
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Grab the city
22/02/2024 - 01/04/2024
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BAI MING At the Crossroads of Worlds
24/04/2024 - 30/06/2024
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MIRA BRTKA Il futuro è dietro di noi
11/07/2024 - 08/09/2024
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Time is Out of Joint
06/07/2016 - 18/12/2023
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TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore
16/11/2023 - 11/02/2024
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Panorama XIX
28/06/2023 - 19/02/2024
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Picasso metamorfico
28/06/2023 - 05/11/2023
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E la mia Patria è dove l'erba trema
20/09/2023 - 19/11/2023
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Franco Vimercati. The World in a Grain of Sand / Il mondo in un granello di sabbia
07/06/2023 - 10/09/2023
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Incursioni parallele
29/07/2023 - 05/11/2023
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Gabriele Mayer. La misura dell’invenzione
12/05/2023 - 18/06/2023
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Libro morto: la mostra
04/05/2023 - 21/05/2023
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Food Age. Food as Influencer
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Un presente indicativo
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DROP YOUR MAP
20/01/2023 - 05/03/2023
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Domenico Morelli. Immaginare cose non viste
21/11/2022 - 29/01/2023
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HOT SPOT – Caring For a Burning World
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Quanto Bentivoglio?
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Daniela Comani. YOU ARE MINE
17/10/2022 - 12/02/2023
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What is real? How do you define real?
01/10/2022 - 01/12/2022
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La Collezione Brandi Rubiu
30/09/2022 - 06/11/2022
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Carlo Montarsolo. Alta tensione tra passato e presente
30/09/2022 - 06/11/2022
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Capogrossi. Dietro le quinte
20/09/2022 - 06/11/2022
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100 Years of Modern Art
15/09/2022 - 15/11/2023
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The Important Thing
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The Infinite Universe of Wuji
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Fabrizio Clerici. L’atlante del meraviglioso
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Chiara Bettazzi. Surplace
05/05/2022 - 02/10/2022
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VASCO BENDINI. OMBRE PRIME
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Primum Vivere – Ritratti poetici di Enzo Eric Toccaceli
21/03/2022 - 08/05/2022
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«Sobre sí mismo»: Franco Nonnis 1959-1965
10/02/2022 - 20/03/2022
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INTERTWINGLED – The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design
21/03/2022 - 04/09/2022
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Emanuele Cavalli e la Scuola romana: attraverso gli archivi
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Poetica del semplice. Moda e design secondo Monica Bolzoni/Bianca e Blu
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Antonietta Raphaël. Attraverso lo specchio
17/11/2021 - 30/01/2022
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Ettore Spalletti. Il cielo in una stanza
25/10/2021 - 27/02/2022
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Anton Giulio Bragaglia. L’archivio di un visionario
30/06/2021 - 01/11/2021
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Optical Vibes
30/06/2021 - 17/10/2021
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Reflections. Dino Gavina, l’arte e il design
30/06/2021 - 17/10/2021
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Cosmowomen. Places as Constellations
21/06/2021 - 10/10/2021
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Anton Giulio Onofri. Roma città chiusa
08/03/2021 - 06/06/2021
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Out of focus
08/03/2021 - 05/06/2021
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Io dico Io – I say I
01/03/2021 - 05/06/2021
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Nazionalismo Domestico
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Breve videostoria di (quasi) tutto
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Wang Yancheng. Micro e macro
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Le opere e gli archivi. Mara Coccia e Daniela Ferraria
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A distanza ravvicinata
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Just measuring unconsciousness – Each Second is the last
04/02/2020 - 07/06/2020
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Evergreen. Storia di Attilio
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Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione
04/02/2020 - 13/04/2020
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Connection Gallery – Invernomuto. Prima delle Sabbie
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Vanni Scheiwiller e l’arte da Wildt a Melotti
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Robert Morris. Monumentum 2015–2018
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Connection Gallery – Andrea Mastrovito. Very Bad Things
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Ritratto di famiglia
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On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design
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Carolina Saquel – polvere polvere polvere
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Giuseppe Uncini. Realtà in equilibrio
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Impronte dell’Arte. 2RC 1963 ∕2018
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Lontano. Caio Mario Garrubba. Fotografie
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Ragione e Sentimento
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Marina Malabotti fotografa. Uno sguardo pubblico e privato
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BRIC-à-brac – The Jumble of Growth – 另一种选择
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Carlo Lorenzetti, Bruno Conte. Realtà in equilibrio
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Beat Generation. Ginsberg, Corso, Ferlinghetti. Viaggio in Italia
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Palma Bucarelli. La sua collezione – Renato Guttuso. Un uomo innamorato
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Sensibile Comune – Le opere vive
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Museum Beauty Contest diretto da Paco Cao. La mostra dei ritratti
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Guido Strazza – Ricercare
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Giacomo Balla. Un’onda di luce
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Il consistente nucleo di opere di Giacomo Balla nelle collezioni della Galleria Nazionale è frutto dell’illuminata generosità delle figlie dell’artista verso il museo.
I 35 dipinti di Giacomo Balla donati dalle figlie Elica e Luce nel 1984 (pratica definita nel 1988), comprendono alcuni capolavori, quali La pazza (1905, dal Polittico dei viventi), Affetti (1910); e, inoltre, opere chiave del periodo futurista, di cui la Galleria Nazionale era priva, quali le due tavolette delle Compenetrazioni iridescenti (1912), gli studi sulla velocità, le Dimostrazioni interventiste (1915), i dipinti degli anni venti di ispirazione spiritualista, fino a comprendere l’ultima produzione figurativa, all’epoca ancora poco studiata, venendo così a colmare le lacune della collezione della Galleria Nazionale.
Nel 1994 (definita nel 1998) Luce Balla indicava la Galleria Nazionale quale destinataria di un ulteriore gruppo di opere, affidando a Maurizio Fagiolo dell’Arco l’incarico di selezionarle tra dipinti, disegni, studi. Fra questi, sono compresi lo schizzo Appunti dal vero sul quadro Fallimento (1902), Ritmi di un violinista (1912) e il progetto di allestimento per Villa Borghese. Parco dei Daini, il grande polittico acquistato nel 1962 dall’ambasciatore Cosmelli.
La mostra che si apre alla Galleria Nazionale, a cura di Stefania Frezzotti, espone per la prima volta insieme le opere provenienti da entrambe le donazioni, offrendo così l’occasione di una rilettura essenziale, ma efficace, del percorso di Giacomo Balla attraverso opere significative dei momenti salienti della sua attività: dalla fase pioneristica del primo decennio del novecento, quando Balla individua nel divisionismo e nella fotografia il linguaggio del moderno, attraverso poi le ricerche sulle dinamiche del movimento e della velocità; dagli studi per motivi decorativi e per le arti applicate, fino alla lunga stagione di adesione ad un suo personalissimo realismo e di ritorno ai temi a lui cari del paesaggio romano, del ritratto, degli affetti familiari.
Nella complessità del lungo e molteplice percorso creativo di un artista incessantemente teso verso la sperimentazione, si può individuare un motivo conduttore nel valore della luce – del suo scomporsi e ricomporsi nello spazio e nel movimento – quale linfa vitale dell’immagine. Per questa ragione, si è scelto di prendere in prestito come titolo per questa mostra un dipinto di Balla del 1943, Un’onda di luce appunto, nel quale l’artista gioca con le parole alludendo alla luce, naturale o artificiale, e al nome della sua figlia maggiore.
Il museo già nel 1971 aveva organizzato una importante retrospettiva che fu l’occasione per riflettere sul significato della presenza di Giacomo Balla in mezzo secolo d’arte italiana e sulla sua centralità nel movimento futurista.
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