La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta BRIC-à-brac | The Jumble of Growth | 另一种选择, un’importante mostra di artisti contemporanei internazionali a cura di Gerardo Mosquera e Huang Du, due curatori provenienti da paesi agli antipodi, rispettivamente Cuba e Cina, due contesti culturali e geografici molto diversi, che condividono una scommessa comune sulle possibilità di lettura del presente da parte di un insieme di visioni apparentemente distanti tra loro. Questa mostra è il risultato di una collaborazione tra la Galleria Nazionale e il Today Art Museum di Pechino, un museo privato non-profit, risultato di un impegno nella creazione di fruttuosi legami con istituzioni culturali su scala internazionale.
La mostra esplora il processo delle trasformazioni economiche, sociali e culturali globali innescato dal boom delle economie di mercato emergenti analizzando i vari modi in cui l’arte ha partecipato ad alcune di queste transizioni o ha reagito a esse, nonché i loro effetti sulla cultura, la società e l’individuo.
Il titolo della mostra è la prima chiave interpretativa: multilingue e tripartito, analizza e cerca di tradurre il contesto contradditorio in cui viviamo. Giocando sull’espressione francese “bric-à-brac”, accostamento eterogeneo e disordinato di piccoli elementi decorativi, il progetto espositivo mette a fuoco la crescita caotica e conflittuale – “The Jumble of Growth” – dei Paesi dalle economie emergenti, in particolare quella dei Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina e ora anche Sudafrica), l’acronimo coniato nel 2001 dall’economista Jim O’Neill. L’obiettivo è quello di esplorare l’espressione artistica di diversi modelli di sviluppo economico attraverso opere che riflettono le conseguenze sociali e individuali del progresso, visto in particolare con la lente della globalizzazione.
La complessità dei fenomeni socioeconomici invita a riflettere sullo stato attuale del pianeta e sull’alternativa, come indica il titolo cinese “另一种选择“, che i paesi con un forte sviluppo economico, bilanciando in parte gli equilibri di potere del pianeta, rappresentano oggi su scala globale.
Il lavoro di questi artisti esamina le varie forme in cui l’arte prende parte o reagisce alle trasformazioni che la globalizzazione trascina vorticosamente con sé. Il loro sguardo introspettivo è orientato alle questioni che la complessità della nostra epoca solleva, ai contrasti vibranti e agli elementi sorprendenti, ma anche all’eredità della tradizione sullo sfondo, per restituire risposte dal taglio critico e provocatorio.
Una cinquantina di opere realizzate da 34 artisti che hanno scelto di dare voce alla propria intuizione del mondo e della società attraverso nuovi linguaggi: sono quindi presenti video e installazioni, accanto alla fotografia e alla sperimentazione con materiali insoliti. Artisti provenienti dalla Cina e dai paesi cosiddetti BRICS sono in dialogo con altri di diverse provenienze internazionali. La realtà globalizzata e post-industriale che caratterizza la Cina e gli altri paesi ad economia in rapido sviluppo è lo spazio in cui la cultura e l’espressione artistica stanno oggi dando voce al proprio post-moderno.
Gli artisti: Wim Delvoye (Belgio); Ana Maria Maiolino, Cinthia Marcelle (Brasile); Wang Goufeng, Wang Guangyi, Ni Haifeng, Wang Lijun, Tian Longyu, Lei Lu, Weng Fen, Gao Weigang, Yang Xinguang, Lu Zhengyuan, Du Zhenjun (Cina); Young-hae Chang Heavy Industries (Corea del Sud); Wilfredo Prieto (Cuba); Shilpa Gupta (India); Jamal Penjweny (Kurdistan, Iraq); Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Renato Mambor, Mimmo Rotella, Giulio Turcato (Italia); Damián Ortega (Messico); Mounir Fatmi (Marocco); Donna Conlon/Jonathan Harker (Panama); Jirì Kolár (Repubblica Ceca); AES+F (Russia); Cristina Lucas, Fernando Sánchez Castillo (Spagna); Kendell Geers (Sudafrica); Thomas Hirschhorn (Svizzera).
In occasione di BRIC-à-brac | The Jumble of Growth | 另一种选择 la Galleria Nazionale ha avviato una serie di progetti di collaborazione con altre istituzioni culturali della città di Roma e non solo, che desideriamo ringraziare.
Con l’Accademia di Belle Arti di Roma è stato realizzato un progetto per la mediazione culturale che vede coinvolti gli studenti di origine cinese, che saranno presenti in Galleria in qualità di mediatori esperti per veicolare i contenuti della mostra in lingua italiana e cinese.
Insieme al Museo delle Civiltà di Roma, che raccoglie tra le sue collezioni anche le raccolte etnografiche del Museo Luigi Pigorini e quelle di arte orientale del Museo Giuseppe Tucci, la Galleria ha avviato una collaborazione su vari livelli per tutta la durata della mostra, a partire da una reciproca riduzione sul biglietto d’ingresso per i visitatori per poi realizzare insieme ulteriori progetti.
Nell’Anno del Turismo Europa – Cina, il 2018, la compagnia aerea di bandiera Air China sarà partner ufficiale della Galleria Nazionale, per cui i viaggiatori e possessori della Phoenix Card di Air China potranno usufruire di una riduzione sul biglietto del museo.
BRIC-à-brac | The Jumble of Growth | 另一种选择 gode del patrocinio della Fondazione Italia Cina, organizzazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di promuovere un dialogo multisettoriale tra Italia e Cina.
Il Forum Culturale Italia – Cina, piattaforma di dialogo permanente tra operatori e istituzioni della cultura e del turismo, nata per volontà dei Ministeri della Cultura italiano e cinese, è attenta e partecipe con la propria attività istituzionale verso questo progetto espositivo della Galleria.
Beijing Culture and Art Foundation ha offerto il suo prezioso sostegno da Pechino accanto al Today Art Museum.
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copyright © 2018
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea viale delle Belle Arti 131 - 00197 Roma
T +39 06 322981 - gan-amc@beniculturali.it
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